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La Onlus Peppino Falconio

Peppino Falconio, chef e docente per oltre trent’anni negli istituti alberghieri di Formia, Pescara, Castrovillari e Villa Santa Maria, ha formato centinaia di cuochi in tutta Italia. La grande passione per l’insegnamento lo ha accompagnato per tutta la carriera. Un insegnamento non solo professionale ma anche di vita. Una vita da cuoco, fatta di rinunce, scelte coraggiose e spesso di viaggi in solitudine. “Impara il mestiere e studia perché un cuoco oltre a ‘bruciare’ la cipolla deve sapere anche leggere, scrivere e spiegare quello che fa”. Peppino amava spronare così i suoi alunni con massime e aneddoti rimasti nel cuore di chi lo ha conosciuto. Insegnamenti di base che possono sembrare banali ma negli anni settanta rappresentavano una sfida innovativa, in un’epoca, quella a cavallo degli anni Settanta e Ottanta, dove i cuochi non avevano palcoscenici su cui mostrarsi ma solo stufe (tante ancora a carbone) che limitavano il mestiere alla sola pratica in cucina.
Peppino Falconio rappresenta l’ultima frontiera di quei ‘cuochi antichi’ che hanno fatto in tempo ad affacciarsi e a precedere la modernità tra i fornelli. Ha ispirato pubblicazioni (su tutte “Ricette per un anno” di Candido Calabrese) ed è stato tra i primi cuochi a comparire in Tv, negli anni Novanta, alla trasmissione antesignana della cucina in televisione “Ristorante Italia” di Antonella Clerici.  Una modernità non effimera e di facciata ma sostanziata dall’equilibrio tra il saper cucinare e la capacità di saperlo raccontare e tramandare.  “L’occhio vuole la sua parte ma dopo devi mangiare quello che presenti”, amava dire. La Onlus a lui dedicata porta avanti questo messaggio, per dare un’opportunità concreta ai ragazzi freschi di diploma professionale dell’istituto alberghiero che si apprestano ad affrontare il mondo del lavoro. Borse di studio itineranti che toccheranno dapprima le scuole dove Falconio ha insegnato, per poi girare in lungo e in largo l’Italia. Di volta in volta l’offerta formativa si concretizzerà sotto forma di master intensivi in ristoranti ed hotel qualificati ma anche viaggi studio, bonus per acquisto di testi e attrezzature, corsi settoriali sulle diverse branche della cucina italiana e internazionale. L’aggiornamento e lo studio come appendice della passione e del ‘mestiere’, con il gusto estetico a fare da ciliegina su una torta, quella del mestiere del cuoco, tutta da conoscere, gustare e tramandare.
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Chi è Peppino Falconio

Giuseppe Falconio (16/02/1942 – 29(04/2020) detto Peppino è stato executive chef e docente di quattro istituti alberghieri italiani (Villa S. Maria, Pescara, Formia, Castrovillari).
Grande cultore della cucina italiana, e abruzzese in particolare, è stato animatore di un processo di rivisitazione e rielaborazione di ricette tipiche della tradizione contadina italiana  in “veste gourmet”.
Ha rielaborato la cucina quanto basta per non “urtare” i mutati gusti gastronomici della nostra epoca. Una cucina fatta nel rispetto rigido della stagionalità delle derrate evitando di confinarla però in un “integralismo” regionalistico angusto e limitativo.
Giuseppe, conosciuto da tutti come Peppino era sposato con Maria Rita Calabrese, insegnante in pensione ed era padre di tre figli: Francesco, Emiliano e Stefano.
La carriera di Peppino Falconio inizia nel 1956 all’hotel Nuova Italia di Roma. Nel 1957 è al Grand Hotel Imperiale di Viareggio, nel 1958 Hotel Universo di Fiuggi. Nel 1960 lavora al Cafè De Paris di Roma, locale simbolo della Dolce Vita felliniana, aperto nella data inaugurale da una brigata guidata da un altro chef villese, suo padre Francescopaolo ‘Ciccillo’ Falconio. 
Sempre a Roma Peppino Falconio ha prestato servizio nel prestigioso Hotel Vigna dei Cardinali nel 1961. In carriera è stato capo servizio presso: Hotel Duca d’Aosta (Sestriere), Grand Hotel Mediterraneo (Riccione). Chef executive poi all’Hotel Timi Ama di Villasimius (Ca), Grand Hotel Mediterraneo (Montesilvano).
Negli ultimi anni di carriera Peppino Falconio è stato testimonial di un importante pastificio abruzzese di Fara San Martino per cui ha realizzato ricette e organizzato eventi tra cui si segnalano le manifestazioni gastronomiche di cucina italiana a Mosca (URSS 1983) Toronto (1996), Baltimora, Chicago, Washington, Pechino, Rio de Janeiro (1997), Helsinki (1998), Parigi, Amsterdam, Vienna Hannover, Salisburgo, Philadelphia, (1999), Coimbra, Lisbona, Glasgow Oporto, Monaco di Baviera (2000).
Ha cucinato per primi ministri e personaggi dello spettacolo e nel 1985 è stato selezionato per la preparazione del pranzo di lavoro in occasione della visita in Abruzzo di Papa Giovanni Paolo II. 

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Il direttivo

Francesco Falconio

Stefano Falconio

Filippo Colaizzi

Maria Rita Calabrese

Emiliano Falconio

Candido Calabrese

Roberto Cirone

Antonio Rotunno

Enio Di Paolo

Francesco Manfredi

// Commissione

Commissione di valutazione